Prosegue con successo, sino al 3 luglio 2022, la grande mostra “Superbarocco. Arte a Genova da Rubens a Magnasco” alle Scuderie del Quirinale di Roma curata da Piero Boccardo, Jonathan Bober e Franco Boggero e voluta da Mario De Simoni, Presidente e Ad di Ales – Scuderie del Quirinale e Matteo Lafranconi, Direttore Scuderie del Quirinale.
Il percorso espositivo – realizzato da Francesca Ercole, Architetto Responsabile Ufficio Tecnico e Progettazione delle Scuderie del Quirinale, con Gianluca Bilotta e Alessia Provinciali – ripercorre, attraverso un corpo di circa 120 opere, provenienti dalle maggiori istituzioni italiane e americane e da prestigiose collezioni private, questo periodo straordinario di esplosione artistica e di fioritura economica della Superba Genova e ne segue le vicende storico artistiche dal culmine dello splendore fino all’appannarsi della sua fortuna politica.
Il fasto e il lusso, declinati con grande determinazione dalle nobili famiglie genovesi, all’interno delle loro dimore, si ritrovano nelle opere esposte alle Scuderie del Quirinale: le vesti dei ritratti di Rubens e di Van Dyck, le suppellettili che affollano le tele di Giovanni Benedetto Castiglione, le lussureggianti composizioni barocche di Domenico Piola e di Gregorio De Ferrari, i capricciosi paesaggi di Magnasco il ricorrente impiego di materiali preziosi quali il marmo di Carrara, il pregiatissimo argento e l’ametista, testimoniano l’opulenza del periodo.
IL “DIALOGO APERTO” CON L’ARTISTA – A curare l’illuminazione delle opere è Francesco Murano, oggi tra i più richiesti progettisti italiani d’illuminazione al servizio dell’arte e autore delle luci delle più importanti mostre in Italia. “Il punto di forza di questa mostra sta nella grandiosità anche in termini dimensionali dei capolavori presenti – spiega l’architetto – Ma risiede anche e soprattutto nella la qualità delle opere e nella celebrità degli autori, dallo stesso Rubens a Van Dyck, del Grechetto ad Alessandro Magnasco, pittore italiano originalissimo e giustamente valorizzato nella mostra contemporanea a quella presente al Palazzo Ducale di Genova, un motivo in più per promuovere il turismo culturale di valore nel fervido periodo post pandemico.”
LE LUCI DELLE OPERE – Murano, che recentemente ha illuminato le opere di Chagall a Milano e i capolavori di Monet, di Escher a Firenze e di un grande complesso archeologico e monumentale a Roma, sottolinea le difficoltà dell’allestimento in questione: “L’allestimento delle luci per opere di grandi dimensioni presenta sempre la difficoltà di evitare i riflessi, specie nei dipinti ad olio e su fondo nero; perciò, in questi casi, l’illuminazione non può essere frontale ma deve provenire di lato in modo che la luce non venga specchiata verso lo spettatore. In questo senso l’illuminazione delle grandi tele ad olio come, ad esempio, il Ritratto di Giovanni Carlo Doria di Rubens richiedono un paziente lavoro di studio delle luci nella ricerca della posizione di puntamento e nella cura dell’impatto sulle opere”.
Da un punto di vista tecnico, il light designer aggiunge: “Per illuminare i capolavori presenti in mostra sono stati impiegati i sagomatori, che sono speciali apparecchi in grado produrre una luce precisamente circoscritta alle opere. Sui sagomatori sono stati però aggiunti dei filtri diffusori in modo che la luce sfumi sulla parete evitando l’effetto diapositiva e illuminando le didascalie che accompagnano le singole opere”.
BIOGRAFIA DI FRANCESCO MURANO – Francesco Murano è docente della Scuola di Design, nonché membro del laboratorio “Luce e colore” del Politecnico di Milano e tiene corsi di design presso l’Istituto Marangoni e in diverse Università italiane ed estere. Architetto, ha conseguito un master presso la Domus Academy. Poi un dottorato di ricerca in disegno industriale con una tesi di laurea dal titolo “Le figure della Luce”. Ha svolto ricerche accademiche, scientifiche, programmi e attività di progettazione per importanti industrie italiane ed estere, concentrandosi sulla progettazione illuminotecnica e illuminando molte delle più importanti mostre d’arte in Italia e all’estero. È inoltre autore del libro “L’illuminazione delle opere nelle mostre d’arte” edito da Maggioli, un prezioso manuale per la corretta illuminazione del nostro patrimonio artistico.