La giornata conclusiva della quindicesima edizione del Trieste Science+Fiction si svolgerà domenica 8 novembre, e riserverà grandi ospiti e grandi sorprese. La consueta Cerimonia di Premiazione avrà inizio alle 20.30, alla presenza di Giurati d’eccezione e dei registi dei titoli in Concorso. Il Presidente della Giuria internazionale del Premio Asteroide (la cui realizzazione quest’anno è stata affidata all’artista triestina Eloise Suppancich), lo scrittore statunitense Joe R. Lansdale, assegnerà il Premio al miglior film sci-fi di registi emergenti a livello mondiale. Il Presidente della Giuria del Méliès d’Argent, Luigi Cozzi, consegnerà il prestigioso riconoscimento al miglior lungometraggio e al miglior cortometraggio di genere fantastico europeo. Verranno inoltre assegnati il Premio Wonderland, in collaborazione con Wonderland, il magazine di Rai 4 dedicato all’immaginario fantascientifico, il Premio Nocturno – Nuove Visioni, assegnato ad uno dei film nella selezione ufficiale del Trieste Science+Fiction dalla redazione di Nocturno, la rivista più quotata in Italia per gli appassionati del cinema di genere, e il Premio del Pubblico.
Lo scrittore americano John R. Landsdale sarà protagonista di una Masterclass alle 17.00, che coinvolgerà il pubblico della kermesse. Piú di venti romanzi e centinaia di racconti al suo attivo, forse il piú geniale autore di genere contemporaneo. Tra i titoli più noti: La notte del drive-in e Il giorno dei dinosauri (editi per la prima volta da Urania nel 1993), Il mambo degli orsi, Bad Chili, Rumble Tumble, Una stagione selvaggia, Mucho Mojo, Tramonto e polvere, Cielo di sabbia, Acqua buia, Una coppia perfetta. I racconti di Hap e Leonard e Notizie dalle tenebre. È in uscita a dicembre per Einaudi il suo atteso romanzo Honkytonk Samurai, una nuova avventura investigativa degli amatissimi Hap Collins e Léonard Pine. Joe R. Lansdale sarà protagonista di una masterclass moderata dallo scrittore Tullio Avoledo domenica 8 novembre.
Tra i film più attesi, un’anteprima mondiale. Quella di Andron – The Black Labyrinth di Francesco Cinquemani, con protagonisti Alec Baldwin, Danny Glover, Margareth Madè e la superstar Skin, icona ancora più pop da quando è giudice di X-Factor. Un gruppo di sconosciuti è prigioniero di un labirinto misterioso e letale. Non ricordano come ci sono arrivati né come si chiamano. Dovranno trovare le risposte, decifrare i segnali e affrontare un viaggio irto di pericoli per scoprire il segreto di Andron. Prodotto da Ambi Pictures. Il regista Francesco Cinquemani e Margareth Madè (Mannina in Baarìa per Giuseppe Tornatore, e Sophia Loren nel biopic televisivo La mia casa è piena di specchi, miniserie tv, in onda su Rai Uno, diretta da Vittorio Sindoni) arriveranno a Trieste per presentare l’attesa anteprima.
Il regista Francesco Cinquemani afferma “il genere Sci-Fi è da sempre associato al cinema statunitense, ma in realtà nasce in Europa dal genio indiscusso di Georges Mèliés. Andron è un tributo a questo cinema e ai suoi grandi maestri”. Per il produttore Andrea Iervolino “la decisione di partecipare a questo Festival è nata dalla voglia di collocare il nostro film nel suo habitat naturale. Per noi è importante avere un feedback dagli appassionati del genere Sci-Fi e lasciarlo fluire in un ambiente che possa cogliere tutte le sue più piccole sfumature nonché un sottotesto che richiede la massima attenzione”. La produttrice Monika Bacardi prosegue “questo non vuol dire che il film non sia adatto ad un pubblico più vasto, perché Andron è un film di genere fruibile a tutti. Ma l’idea di poter concorrere ad un Premio come il Mèliés ci ha facilitato la scelta, perché Andron è Sci-Fi, Andron è fantascienza pura e soprattutto ha quel retrogusto classico di genere che ci riporta un po’ a quel cinema fantastico un po’ dimenticato, a favore di film stracolmi di effetti speciali e a discapito dei contenuti”.
Tra i titoli in programma, gli italianissimi Strings – Senza tempo di Alessio Vasarin e Sandro Tarter, storia di uno studente universitario di fisica, che viene in possesso di uno strano oggetto che consente uno spostamento dimensionale in un’altra Terra; e Ananke di Claudio Romano (ospite della kermesse), riflessione sulle sorti dell’umanità in estinzione in cui l’unico modo per sfuggire alla morte e evitare gli esseri umani è la fuga e l’isolamento. Nostrani anche i cortometraggi di Spazio Corto, diretti dai nuovi piccoli titani del cinema fantastico italiano.
E, ancora, il Fuori Concorso What We Do in the Shadows, geniale mockumentary vampiresco dei neozelandesi Jemaine Clement e Taika Waititi.
Film di Chiusura di questa ricca edizione sarà The Zero Theorem diretto da Terry Gilliam (Premio Urania a Trieste nel 2006), con protagonista Christoph Waltz che, nei panni di Qohen Leth, un eccentrico e solitario genio del computer afflitto da angoscia esistenziale, lavora a un misterioso progetto, affidatogli dal Management, che mira a scoprire una volta per tutte il fine dell’esistenza umana, o l’assenza del fine stesso. In uscita in Italia nel 2016 distribuito da Minerva Pictures.
E per chiudere, questa volta davvero, la kermesse, verrà proiettato Profondo Rosso di Dario Argento, a quarant’anni esatti dalla sua realizzazione. Un capolavoro che ha segnato l’immaginario horror collettivo, e che verrà proposto in una scintillante versione restaurata con scene inedite.