Tienimi stretto è una produzione concepita come strumento di denuncia contro le organizzazioni criminali in tutte le loro forme. Seppur frutto della fantasia, riassume attraverso il linguaggio cinematografico, gli effetti devastanti di questo fenomeno nei confronti della società.
Il film diretto da Luca Fortino racconta le vicenda del boss emergente Salvatore Bonanno attraverso gli occhi di una bambina. Ed è questo l’elemento, peraltro toccante, che rende originale il racconto. La bambina, Denise, assume la dimensione del sacrificio, a volte necessario, per smuovere la coscienza collettiva.
Prodotto da Anna Patrizia Uva presidentessa dell’associazione Ali Libere, con la collaborazione
della Filmakeritalia, la pellicola vede fra i protagonisti Peppino Mazzotta, Salvatore Lazzaro, e rispettivamente nei panni del buono, del cattivo e di Annalisa Insardà nel ruolo della maestra. Il cast annovera altri attori di grande talento fra cui, Moisè Curia, Gianni Pellegrino, Federico Cimò, Salvatore Audia, Antonino Sgrò, Costantino Comito, Antonello Lombardo, Anna Prete, Maria Grazia Maniscalco. Sorprendente l’interpretazione della piccola Denise Sapia, per la prima volta nei panni di protagonista e di Vincenzo Sapia che ha interpretato il difficile ruolo di Salvatore Bonanno.
Denise Di Berardino è una bambina di sette la cui vita è segnata dalla disgrazia di avere due genitori tossici ed alcolizzati. Per evitare le botte che quotidianamente incassa, finita la scuola va a casa del signor Basile, lavoratore onesto e persona di gran cuore. Ormai per Mario Basile, vedovo e con due figli a carico, è diventata la figlioletta più piccola. Ma Mario purtroppo ospita un noto boss latitante da mesi al quale per ovvi motivi non ha potuto rifiutare il favore. Denise si ritrova così a vivere involontariamente una realtà che non le appartiene e che mai avrebbe dovuto conoscere.
Infatti, da quando Salvatore Bonanno, il latitante, vive a casa Basile, il figlio diciassettenne di Mario, Roberto, si è messo in testa di diventare uno n’dranghetista. Mario fa di tutto per dissuaderlo dalle sue convinzioni tentando di spiegargli che non può esistere vita se non da persona onesta. La figlia Angela, laureanda in lettere e filosofia e di tutt’altra pasta, suole aiutare la piccola Denise nel fare i compiti per casa. Arriva il giorno in cui la presenza della bambina non va a genio a Salvatore Bonanno che ordina a Mario di non farla più presentare a casa. Ma Denise è come una figlia e nessuno trova il coraggio di comunicarle una notizia che alla sua età potrebbe essere percepita come un abbandono. Mario decide così di lasciarla venire raccomandando tuttavia di farla uscire sempre prima del rientro del boss. Tutto procede secondo i piani fino a quando, un giorno qualunque, Salvatore rientra senza fare alcun rumore. La bambina si nasconde di fretta in una credenza della cucina e….